Give Me Enough Rope

Give Me Enough Rope

giovedì 22 agosto 2013

f**k this world so brute

è vero, il mondo si basa sulla competizione, è un fatto innegabile, perfino il venire al mondo è una competizione.
Si è vero, vado contro natura, non mi piace la competizione, mai fatto e se mi chiedete se è sbagliato vi rispondo di si.
Si vive tanto bene se sai competere, furbo è quello a cui piace ma è cosi parzimonioso da non strafare e rimane in qualche maniera modesto, quella si che è una maniera di vivere.
Non mi piace la competizione, è inutile, anche a Risiko! si lo so che me la cavo, lo so, grazie, ma se rigiochi la partita dopo, se la gioco... posso anche perderla.
Non sono un codardo, non è che mi tiro indietro, è solo che non capisco come certe persone facciano ad accettare la competizione cosi, senza pensarci nemmeno un secondo, penso di non essere un vigliacco quindi, piuttosto un temporeggiatore uno che vuole valutare i rischi e che vuole giocare solo quando ha la vittoria quasi certa.
Sarebbe da saggi, ma eppure non sono neanche questo, perchè appunto non mi tiro indietro molto spesso quando so che le probabilità di riuscita rasentano lo zero, è un gioco d'azzardo quindi, ma il gioco d'azzardo è per gli idioti.
Questo fa di me un saggio e un idiota, ma eppure non ho tutte le caratteristiche di queste due figure.
Infatti non so essere cinico e freddo come il primo e nemmeno avventato e frivolo come il secondo.
Io sono io dopotutto, ho una personalità mia e questo è un bene.

Solo che siamo sempre lì, consideriamo la vita per un attimo come una partita, Risiko se vi aggrada (visto che è già stato accennato, se no volete monopoly? Cluedo? Scacchi? Scacchi mi piace, riprende un po' la scena della partita con la morte).
Quindi sei lì, è appena scoccata la mezzanotte, la luna è alta nel cielo e illumina candidamente di bianco voi e i vostri pezzi sulla scacchiera, ecco, siete lì, pezzo toccato non si cambia ma il punto è, come si fa a fare una mossa? qual'è l'esatto meccanisimo, l'esatto sentimento, l'esatta sensazione astratta o tangibile con la quale decidiamo?
Temo di aver mancato qualche lezione di scacchi, temo che forse vada solo tutto di fantasia, forse sono solo io che sto delirando e non c'è nulla di più profondo dietro un piccolo gesto.
Ma quindi sono io, io dietro un sottile strato di Linoleum un eterno indeciso, un saggio mancato, un idiota spericolato, qualcuno di cui alla fine il parere non conta niente, se non con se stessi perchè in quell'istante, siamo soli, non conta chi ci sia davanti, dall'altro lato della scacchiera, devi pensare a te.
é un mondo brusco signori/e, non mi piace e mai mi piacerà, penserò sempre due volte a quello che farò e, guidato dall'istinto o dalla ragione, farò sempre la mia mossa che alla fine è l'unica cosa che veramente vi interessa, proprio come negli scacchi, dove si aspetta pazientemente la mossa del proprio avversario.

Ps. L'ho detto non sono cinico nè freddo, temo che continuerò a interessarmi delle persone perchè sono fatto cosi e forse, forse,è anche la cosa più giusta (per lo meno per me).

Nessun commento:

Posta un commento