Give Me Enough Rope

Give Me Enough Rope

venerdì 24 ottobre 2014

Out of Date

Il mondo è cambiato, lo so lo so il mondo ha la brutta tendenza di non cambiare mai, per lo meno è cosi nei detti:"Ma da che mondo è mondo...." e invece il mondo è volubile, volubilissimo! almeno per me.
Forse tutto è cambiato affinché rimanesse uguale; Ecco forse è questo che ci fa apparire tutto familiare, quell'oncia di famigliarità che troviamo in tutte le cose sconosciute: anche nelle persone.
Per me tutta via è cambiato, non mi ci trovo più a questo mondo, non riesco a dire dove sia il cielo e la terra e dov'e l'orizzonte, ferito, sia andato a morire.
Ogni tanto, si, magari mi pare di intravederlo per tutti i punti cardinali, a volte me ne porta la brezza la voce, a volte si scherma dietro la nebbia.
Mi sento vecchio, obsoleto e scaduto, pieno di insegnamenti  che sembrano lontani dagli standard moderni, quell'odore tanto caro di polvere e pagine ingiallite, tutti i romanzi inghiottii, tutti i valori trasmessi non trovano nessuno spazio nella realtà.
Ti ritrovi cosi coi sogni di Casanova, la gloria di Cesare, Napoleone - Alessandro e i grandi imperatori  -  la saggezza di Cicerone: è tutto sbiadito e quasi cancellato ogni giorno che passa, ora dopo ora dopo ora.
E io son qua come un Grullo, uno di quei cartoni di latte che quando arrivi a casa ti accorgi che è scaduto nonostante fosse in mezzo a i cartoni nuovi.
E se non fosse che la vita è un soffio continuo di polvere, io lotterei per tenere vive quelle particelle, ma scivolano via, finché vivrò scivoleranno sempre via mentre io dovrò guardarli scivolare via con la corrente dentro di me e dissolversi nel mondo fuori. 

martedì 14 ottobre 2014

Come saggi sulle colline

I piccioni al cimitero ti guardano con uno sguardo diverso, non è quello curioso, vispo, impaurito o miserabile che incontri in città è diverso.
Appollaiati sulle lanterne o sui cornicioni delle cappelle come corvi, è uno  sguardo nuovo, più profondo e saggio, scrutatore.
Cambia la loro posizione, non più piccoli animali in un mondo in movimento scansati dalla gente più alta di loro; Qua non temono il confronto, qua sono loro a guardarti dall'alto in basso con tutta la calma del mondo, come a essere entrati in un luogo sacro dove ogni fazione depone le armi davanti a saggi seduti sulle colline.
Un tempo si diceva che i corvi contrassegnassero alle valchirie i guerrieri valorosi caduti in battaglia, oggi è probabile che i posteri di quei pennuti si godono la posizione di custodi di questi luoghi.
 Un lavoro tranquillo ben lontano dalle glorie del passato.
Chi sa se anche loro si sono rassegnati alla comodità dei giorni nostri - Ricordo che quando ero piccolo la maggior parte dei fiori sulle lapidi erano freschi; Adesso hanno lasciato il loro posto a fiori di plastica in tutto e per tutto simili ma richiedenti meno cure, una spolverata e basta cosi, come oramai a noi piace fare per tutto anche per i ricordi e le sensazioni.

martedì 7 ottobre 2014

Aria

Ogni tanto mi forzo ad uscire con una scusa, esco da solo e a passo svelto mettendomi  a fare un giro per la parte vecchia della città.
è un processo che per ora faccio da solo, da solo è più facile scivolare per le strade ed avere un rapporto intimo con i luoghi in cui si transita, un piccolo breve viaggio che sia mio e forse quando si trova qualcun'altro da comprendere in quella dimensione, forse quello è amore.

Passo per la parte vecchia e vedo tutte quelle vetrine vuote, sento le note malinconiche di  vecchie canzonette tipiche provenire da qualche ristorante, vedo i gerani sui davanzali, rossi che scendono lungo i loro vasi color terracotta.
Gatti miagolare sotto qualche finestra  e passare svelti più svelti di me.
è un aria mefitica di depressione, la si respira, la respiro a pieni polmoni e ne sono intossicato e mi porta vicino a farmeli collassare se non fosse per quelle brevi boccate di romanticismo che strappo avidamente, allungo la mia mano quasi come le volessi prendere, esattamente come farebbe un naufrago inghiottito dal mare mentre cerca di afferrare per magia quell'ultima isola.

é la stessa aria pestilenziale che immagino percorrere al protagonista del mio romanzo mentale, per le stesse strade, la stessa aria, lo immagino correre e correre senza sentire il fiatone con solo il suono dei suoi passi sulla stradina sterrata, è un suono pieno ma cosi vuoto.

Allora immagino che l'aria sia composta da altre particelle, particelle nascoste che assorbono ogni emozione e restano lì nel tempo e nei secoli per essere respirate da qualcun'altro e poi gettate fuori di nuovo cariche di altre sensazioni.

Ma basta aria, non nè voglio più di quest'aria esiziale, io voglio credere, io sento che ci sono ancora sorgenti di aria pura, ho forse bisogno di qualcuno che me le indichi che mi porti e mi mostri quelle sacche di aria pura, che io ho solo sentito ma mai trovato.
Una  persona che mi dica: " Eccoci, siamo arrivati, adesso potremmo portare con noi quest'aria, ovunque."  


mercoledì 1 ottobre 2014

four seasons

Nelle nostre vite non si avrà mai solo una stagione, esse si sussegueranno cambiando continuamente d'ordine e posizione.
Ci saranno dei momenti in cui sarà pieno autunno circondati da una folte coltre di malinconia sferzati dai primi venti gelidi  poiù solitari, a ricordarci della gioia di ieri e della casualità del giorno dopo.
Ci sarà l'inverno desolato, cupo, solitario e silenzioso, freddo e poi ci sarà la tempesta fulmini e pioggia che affondano sicurezze, sfaldano e sfilacciano le corde dei nostri legami e ottenebrano la passione.
Passione che re scoppia in primavera, trascinati dalla zattera in una nuova terra verde in cui scoppiano le primule ed è un trionfo di passioni emozioni e progetti che continuano nell'estate, torrida e calda, estate di fatica e riposo.

Ogni giorno una stagione diversa si alternerà nella nostra vita.




(visto che siamo in Autunno...)