Give Me Enough Rope

Give Me Enough Rope

giovedì 20 novembre 2014

Tempesta di fulmini

Un mese fa mi sono trovato sotto a una tempesta di fulmini.
Sono uscito adagio sotto i numerosi  tuoni  fino a ritrovarmi di fronte  al cielo immenso, un mare nero increspato da fulmini e saette blu intenso.
Per qualche secondo ho ammirato lo strabiliante spettacolo, poi al rimbombo di un tuono ho indietreggiato di qualche passo.
Stavo vedendo quello spettacolo con occhi nuovi: erano occhi meravigliati e impauriti, erano gli occhi che dovevano avere i legionari di fronte agli elefanti di Pirro;
In un attimo sono stato catapultato nell'universo, di cui mi sentivo solo una piccola parte, là di fronte all'olimpo di quella che i graci storici avrebbero descritto come la Collera di Zeus non mi sentivo altro che un piccolissimo  essere umano-
Per qualche secondo, io che oramai non provo più paura da anni (Diciamocelo, nel 2014 oramai sono ben poche le cose che fanno paura al genere umano di cui non sia egli stesso l'artefice); Ho provato quella paura primordiale, quella dei nostri antenati , quella in cui eravamo ancora in gran parte animali.

Ma va bene, vanno bene anche questi bagni di umiltà a noi esseri umani che per pregio e per difetto cerchiamo sempre di volgere le cose al nostro controllo.
Fa bene non dimenticare e a volte rifigurarsi in quello che doveva essere stato il nostro passato. 

lunedì 10 novembre 2014

Lettere

Adoro le lettere, sono piccoli concentrati di te stesso in fogli.
Da una lettera possiamo capire tante cose e il bello delle lettere è che (almeno nel mio caso) non riesca a scriverne una senza che la parte più interna di me stesso, senza che l'anima fuoriesca dalla penna e si sdrai sul foglio.
Per me è pressoché impossibile applicare un filtro tra quello che provo e quello che dico, pericoloso si ma è anche giusto cosi: imbavagliare una lettera o farcirla di bugie e frasi circostanziali sarebbe una perversione della natura stessa della lettera, nonché un sonoro manrovescio in quello che credo; No è importante che una persona mantenga un luogo nel quale poter essere più vero possibile senza finzioni, quel logo per me corrisponde alla superficie di un foglio.

Certo, oramai non si scrivono più *sigh* sono poche le occasioni in cui possiamo permetterci di scrivere una lettera a mano, ah  a volte non riesco davvero a sopportare i cambiamenti che porta la modernità: Mi rifiuto di rinunciare a quei piccoli pezzi di carta pregni di sentimenti, profumi ( donne continuate a profumare le vostre lettere u.u) immaginazione...
Rinuncerei volentieri a quelle stampate, quelle che troppo spesso in fondo a destra al posto della firma recano un saldo da pagare.

La verità è che io vorrei scriverne parecchie, mi piacerebbe scrivere a 3 4 persone una lettera proprio ora; Ah una volta si raccoglievano le lettere indirizzate a varie persone e se ne faceva un epistolario, oggi cosa faranno? andranno a scavare nelle nostre conversazioni in chat?
Eh si mi piacerebbe proprio scriverne un paio, ma la difficoltà di scriverle al giorno d'oggi è che è poi difficile consegnarle... e in caso di effettiva consegna non è certa uan risposta...
E non so cosa ci sia di più malinconico tra lo scrivere lettere che non verranno mai consegnate e lettere che non riceveranno mai una risposta.

Magari è arrivato il momento di esprimere a parole suonanti e non tramite parole scritte... ma non posso rinunciare a quel fascino d'inchiostro. 

giovedì 6 novembre 2014

La tela

Ho una tela bianca.
Una tela completamente bianca e lo è da anni. circa 50 X 30 avvolta in una busta di plastica verde cinabro chiaro.
È nell'anta dell'armadio da anni,  di quella tela ne ho solo esaminato la struttura soffermandomi su tutti i punti compresi le maglie di ferro che fissano la tela al suo supporto.
Non ho mai osato prendere un pennello e appoggiare la sua punta contro quella carta cosi banca e cosi perfetta.
La Tela è uno degli strumenti artistici che andrebbe venerato di più, è la base, è la materia prima è una finestra, una finestra verso il fiume che scorre dentro l'artista, un portale per altre dimensioni dove poter convogliare tutti quei sentimenti  allo stato puro e imprimerli.
Ogni tanto metto la tela in posizione, come se mi apprestassi a dipingerla, aggiusto la posizione in modo che la luce cada sopra di essa e mi mi metto a sedere comodo. guardandola.
E immagino: immagino di incominciare dallo sfondo, immagino che gradazione di nero usare: Anche il nero vuole la sua tonalità; poggiare la punta in maniera orizzontale sul foglio e incominciare a dosare colori e fantasia, emozioni e sensazioni.

Vorrei essere un pittore per riuscire a esprimere le emozioni più pure e vere e immortalarle su carta.

Mentre rimetto a posto la tela, in quelle spoglie cosi inadeguate, non faccio a meno di chiedermi se troverò mai mani in grado di dipingere quella tela e soggetto adeguato a spiccare su quella superficie che merita bellezza.