Give Me Enough Rope

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sabato 29 agosto 2015

Mi concede questo ballo?

Luogo: Sagra di paese
Ora: 00:30 Circa

Non sono molto il tipo da sagra, troppa gente e troppa "truffa" (Si la maggior parte di queste sagre so in regola solo a livello teorico, solo fino al momento di ottonere i permessi poi al via con il solito comportamento da Italiani, il pagare poco i dipendenti ( e a nero ovviamente) prima di tutto), per poi aspettare che si liberi un tavolo di quelli lunghi di legno quasi da campeggio e mangiare cosi di fortuna un piatto che pago quanto a prenderlo al ristorante.
Tuttavia per via di certe amicizie oramai andare a questa sagra è diventato quasi una tradizione e oramai sono almeno 3/4 anni che la consuetudine si ripete.

Come ogni sagra di paese non c'è nulla, anche perché è proprio il paese a non avere proprio nulla tranne la chiesa che domina l'entrate del paese con alcune case ai propri lati che si perdono nemmeno tanto lontano.
Accanto alla chiesa una pista da ballo/pattinaggio, la consueta serata all'insegna del liscio e di canzonette pop rivisitate dubbiosamente in questa chiave.
Ed ecco che mentre guardo distrattamente la gente intorno a me la vedo: Capelli rossi, occhiali, viso dai lineamenti intensi e sguardo intelligente, mi sembra di averla rivista in giro nella mia Città anche se non ricordo dove.
La notte è sempre magica quando si tratta di incontri e l'atmosfera delle balere di altri tempi si fa sentire, lei sta alla balaustra con una sua amica, sembra annoiata.
Ed ecco che mi metto ad immaginare tutti i modi in cui poter tentare un approccio a una sagra di paese, guardo lei e guardo quel cielo stellato come uno stratega che cerca di decifrare le stelle che custodiscono le mosse giuste da compiere.

E mentre sono lì che penso ed osservo, eccola salutare qualcuno con la mano, un ragazzo la raggiunge dopo poco, la prende per mano e la porta a ballare.
Serata rovinata, ho passato 20 minuti a considerare quale fosse la soluzione migliore quando in verità, era la più semplice del mondo.
Certo che da buona anima ottocentesca, in caso di una presentazione del genere, non mi potrei trattenere dal dire: " Mi concede questo ballo signorina?"

Se almeno devi fare una figura di merda, tanto vale farla con stile

martedì 4 agosto 2015

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Ed eccoci arrivati (quasi) alla fine dell'estate, con l'avvicinarsi al giro di boia penso sia tempo di fare un po' il riepilogo di tutto.
Direi che alla fin fine l'oroscopo aveva per metà ragione, non che abbia ottenuto successi o lavori nè chi sa quante donne, però nel mio piccolo ho preso delle decisioni piuttosto grandi: Ho preso una piega piuttosto definita nella mia formazione e nel modo di studiare, ho preso e portato avanti dei progetti che se solo trovassi lo spunto necessario per finirli del tutto, potrebbero portare a risultati per lo meno soddisfacenti.
Ma sopratutto ho cambiato il mio atteggiamento o meglio, ho cambiato il mio modo di affrontare le cose, ho provato ad uscire un po' più dal guscio in cui sono solito vivere da buon eremita del 21 secolo; Mi sono iscritto al corso di teatro e son riuscito a sciogliermi più di quello che pensavo, non pensavo proprio di riuscire ancora a fare un po' lo "scemo con cognizione di causa" e invece nella spessa lastra del mio carattere serioso, c'è qualche foro dove far uscire un po' di sana ilarità.
Certo anche qui non ho ottenuto un risultato completo, ma ho comunque riscoperto parti del mio carattere cadute un po' nell'oblio e sopratutto ho confermato la mia non paura dei palcoscenici.
Ho provato più ansia nel dover andare a un colloquio di lavoro che nell'esibirmi davanti a 500 persone... e anzi, sceso da quel palco ero più amareggiato che altro, ma non per aver fatto male la mia parte, ma per la superficialità del pubblico che ha preferito ridere a parti più prettamente comiche che ironiche/umoristiche. Per uno come me che vive sempre di amara ironia, è un torto piuttosto grande.

Ma del resto si sa, i gusti sono gusti e non tutti possiedono l'arguzia per capire certe cose..

 E ora che si avvicina l'autunno e l'inverno, sento l'attrattive delle "imprese" che mi aspettano, quelle illusorie possibilità che si presentano a un uscio sempre troppo lontano ma che mi riempiono di impazienza. Poi mi ricordo di quelle di quest'estate e di quelle primaverili, e allora capisco che come al solito la mia vita si basa sull'inseguire qualcosa che per un motivo o per un'altro sfugge.
Ma forse ora che ho cambiato un po' atteggiamento, risucirò a correre verso quelle figure poco distinte, a prenderle saldamente stringendole a me.

Non lo so, so solo che lo sapremo alla fine di quest'anno