Harvest (nulla da perdere)

L'altro giorno ero al campo da calcetto ad allenarmi un po', a un certo punto un mio amico mi da una notizia che mi fa dispetto internamente, da quella capisco che da parte delle persone intorno, non c'è volontà, volontà di fare bene, di seguirti di prendersi degli impegni su quello che dicono e fanno.
Aggiunsi a questa rabbia il fatto che ora andrò a spiegare, qui nella mia cittadina c'è un tizio della nostra età biondo con gli occhi azzurri che, nonostante sia un seghino come tanti e caratterialmente non ha nulla di diverso da tanti altri riesce ad attirare un botto di ragazze.
Anche molte mie amiche mi hanno tralasciato per passare a lui, sopratutto una per cui avevo fatto tanto e pensavo fosse un'amica su cui poter contare.

Il punto è che odio le persone che giusto perché hanno qualcosa di bello esteriormente riescono nella vita cosi, senza problemi, mentre te ti devi fare il cu*o ogni santo giorno e molto spesso senza portare a casa risultati.

Non ci ho visto più molto, mi pareva di essere solo a me in quel campetto, tutt'intorno, nella mia mente, era diventato tutto giallo, tutto morto, secco, senza vita, mi sono ritrovato a correre e a correre senza stancarmi (nonostante prima fossi già un bel po' stanco) e a calciare la palla con forza, facendo dei bei tiri per la maggior parte delle volte.
Alla fine sono ritornato in me e mi sono riaperto al mondo.
Ma ho capito una cosa fondamentale, ho capito che se voglio vincere qualcosa nella mia vita, che sia una semplice partita o chi sa cos'altro, devo metterci tutta la rabbia che ho dentro e giocarmi tutto come se non avessi nulla da perdere.

Buon(?) Samaritano

Ammetto, a me piace aiutare le persone, non tutte si intende, solo quelle che secondo me se lo meritano, certo è che se arrivi e mi chiedi una mano anche se mi stai antipatico cerco di dartela, è buona educazione dopotutto ed è una cosa che ho imparato dal mi Babbo, nei limiti cerca di essere cordiale con tutti.

Ora la mia confessione è che mi piace più aiutare le ragazze in difficoltà, non so se è solo un fattore mentale derivato da tutti quei film smielati dove un tizio trova la ragazza perfetta che però è in difficoltà, l'aiuta e alla fine finiscono per innamorarsi (ma quanto diavolo sono smielato sta sera? XD).
Nonostante ne abbia incontrate e che mi sia riuscito anche bene secondo me, le cose non sono proprio andate come nei film e anzi... la maggior parte una volta superato il momento mi lasciavano li li come si lascia indietro una cartaccia lanciata dal finestrino della macchina e quei grazie pieni di affetto si tramutavano in grazie persi nel vento.

Forse invece è perché diciamocelo, è più "facile" avvicinarsi anche "sentimentalmente" a una persona un po' in difficoltà, visto che quando si ha bisogno d'aiuto, arriva il momento in cui quando si riesce a fare breccia nelle prime diffidenze, poi siamo liberati da tutti quei pregiudizi che ci appiccano tutte le altre persone, che ovviamente, non sono disposti a toglierti neanche dopo aver passato le loro diffidenze.

Ogn tanto quindi mi viene da chiedermi se sia davvero un "buon samaritano" o sia solo uno che lo fa per comodo di tanto in tanto.
Alla fine però bisogna considerare questo, la vita non è una favola e il bene o il male assoluto, diciamoci la verità, non esistono.
Quindi magari non sono proprio un buon samaritano, ma qualcosa che ci s'avvicina....

Tarlati dentro

Che l'essere umano, una volta ottenuta una cosa per cui ha tanto lottato, venga annoiato velocemente da essa è cosa bene nota.
Un sacco di poeti, letterati e quant'altro hanno scritto di questo.
Si arriva ad un punto in cui ci si annoia della cosa ancora prima di lottare per essa, assaliti da una noia mortale che fa leva sulle nostre estinte aspirazioni e le mille incertezze.
Pirandello direbbe che la noia incomincia a "mangiucchiarti" da dentro, fino a quando di linfa ce ne rimane ben poca.

Ora non per essere disfattista, ma alla fine un pochino è anche vero nel mio caso...
Ma magari devo solo trovare qualcos'altro a cui interessarmi e per cui applicarmi davvero...

Buggerare

Io mi chiedo chi la gente ha intenzione di coglionare.
Possibile che un si renda conto che loro sono gran parte causa (o comunque continuazione) di tutti i problemi di cui si lamentano?

E intanto i nostri standard scivolano sempre più giù. é davvero triste.

Be a man

In the days of my youth; I was told what it means to be a man.
Una vecchia canzone dei Led Zeppelin inizia cosi, poche righe che ti frullano in mente, e con motivo, non trattandosi di uno di quei ritornelli che ti ronzano in testa.
é solo che quando raggiungi la maggiore età, incominci a chiederti quale sia il tuo compito, o meglio, ti portano a chiedertelo, visto che da qui in avanti dovrebbero incominciare i veri impegni (che si tratti di relazioni sentimentali o lavorative o qualsiasi altra cosa).

Certo che è una bel quesito da porsi; io lo feci un po' di tempo fa quando parecchie mie amiche (o conoscenti) mi dicevano che per gli uomini è tutto più facile.
Secondo me non è cosi, se ci pensate a noi uomini è richiesto di essere intraprendenti, sicuri di se decisionisti, duri e freddi e di rimanere impassibili, quelli a cui vengono accollate tutte le responsabilità e che non devono sgarrare, non si può mostrare debolezze.

io penso sia una cosa stressante, e certo cerco di farlo, mi impegno, ma non è facile;
Probabilmente la soluzione sta nel trovare una via di mezzo da quello che è richiesto da te e quello che veramente sei e trovare le persone che apprezzino questo, è difficile in un modo in cui oramai si giudica  in base a stereotipi e non a meriti.
Che poi è lo stesso motivo che genera confusione, ora mai non si sa se seguire maschere che la società moderna impone oppure se seguire principi imparati dai propri genitori, o magari crearne dei nuovi.

Per ora cerco di essere me stesso e comunque cercare di prendermi tutte le responsabilità del caso, cercare di dare delle sicurezze a chi me le chiede e di essere maturo.

Ovviamente però lo so che come nella canzone dei Led Zeppelin finirà tutto into the same old jam.