Give Me Enough Rope

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mercoledì 21 maggio 2014

The Old man

Sono sempre tra le nuvole quando cammino, sempre perso nei miei pensieri, anche quando mi ritrovavo a fare lunghe passeggiate per arrivare da un luogo all’altro.
Spesso camminavo in silenzio e in silenzio era anche la mia mente finchè un preciso dettaglio non coglieva la mia attenzione e diventava il centro dei miei pensieri per quel viaggio.
Che fosse stata una ragazza che passava, un pullman semi vuoto, una luce al neon rotta o che so io, non riuscivo a smettere di pensarci e a volte portavo avanti delle vere e proprie ipotetiche conversazioni nella mia mente.
Non sono mai stato bravo a farlo lo stesso.

E cosi camminavo, mi capitava di cambiare strada ogni tanto, ma molto spesso facevo sempre la solita, è incredibile di quante cose si possono notare passando per più giorni di seguito alla stessa ora in un dato posto, scopri delle vere e proprie routine di certe persone.
Le giornate si alternavo, alcune brutte alcune belle, ogni tanto ero un po’ in ritardo ogni tanto ero puntuale, quello che mi colpì fu il vedere un uomo anziano sedersi alla solita ora sulla stessa panchina per una 20 di minuti, ebbi modo di notare questo a seconda del ritardo o della puntualità che avevo.
Forse pensavo o speravo che quest’uomo avesse una storia strappa lacrime da raccontare:
“Salve, scusi se la disturbo, ma ho notato che si siede sempre su quella panchina ogni giorno alla stessa ora e non ho potuto fare a meno di chiederle il motivo”
“Vedi giovane ragazzo, è in questa panchina a quest’ora che ho conosciuto mia moglie, ci ha lasciati 3 anni fa”

Non ebbi nemmeno mai modo di vedere il suo volto che io ricordi, un po’ il sole primavire e un po’ la miopia, c’era anche quel cappello e quegli occhiali da sole se non ricordo male, ricordo è una parola che perde di significato quando la lasciamo morire il momento contenuto un essa.

Non gli parlai mai, non ho mai saziato la mia curiosità, sperai solo che fosse un motivo più felice.
Da vecchio, se mai riuscirò ad arrivarci, mi sceglierò una panchina, e starò lì 20 minuti a godermi la brezza primaverile che passa tra i fiori, se qualcuno mi chiederà mai qualcosa, risponderò loro con: “Conoscevo un vecchio che ogni giorno stava 20 minuti sulla solita panchina” e al loro perché risponderò: “Non l’ho mai saputo”.

(poi mi ritroverete alla neuro)

2 commenti:

  1. :) Finchè è primavera e c'è il sole va bene.D'estate e d'inverno la vedo un po' più faticosa :D
    Cmq bella storia!:)

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  2. Io lo faccio realmente sempre.
    Sotto la pioggia... è ancora più bello.

    Like it.

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