Non c'è bisogno di un cielo grigio per sentirci melanconici, basta anche
un giornata di sole;
Non c'è bisogno di andare molto lontano, bastano pochi metri, basta uno sguardo attorno, alle vie, ai muri, alla gente che passa, dal vagabondo al libero professionista cinquantenne in pensione che passeggia mano nella mano con una ragazza 20 anni più giovane;
Basta fermarsi a sentire, sentire che è un periodo di degrado, sporco, sanguisuga, che ti succhia energia, voglia di fare gettandoti nell'accidia più profonda.
Ti senti sconfitto, e ti c'immagini, ti immagini come un eroe di un'antica epopea greca, dal torace nudo coperto da un mantello rosso; Dai neri capelli corvini spettinati dal vento; Sul campo di battaglia, ancora con l'arma scalfita in pugno e cupo in volto, Desolato.
Perché è questo che sei, non sei arrabbiato no, non ne vale nemmeno la pena, non passi nemmeno nello stadio del furore, passi direttamente a sentirti amareggiato, perso;
Per te non c'è il sole, per te non c'è più lo sfondo e la folla di un campo di battaglia, c'è solo pioggia, pioggia acida che scende, lenta, man mano che metti a fuoco un punto fisso in basso, sempre più lenta, e senti le gocce cadere, come se vedessi un contenitore di vetro riempirsi a poco a poco, con piccole particelle d'acqua che si infrangono contro la superficie e scendono giù per raggiungere il fondo.
Il tempo degli eroei è passato da un pezzo, adesso non si può far altro che sopravvivere
Non c'è bisogno di andare molto lontano, bastano pochi metri, basta uno sguardo attorno, alle vie, ai muri, alla gente che passa, dal vagabondo al libero professionista cinquantenne in pensione che passeggia mano nella mano con una ragazza 20 anni più giovane;
Basta fermarsi a sentire, sentire che è un periodo di degrado, sporco, sanguisuga, che ti succhia energia, voglia di fare gettandoti nell'accidia più profonda.
Ti senti sconfitto, e ti c'immagini, ti immagini come un eroe di un'antica epopea greca, dal torace nudo coperto da un mantello rosso; Dai neri capelli corvini spettinati dal vento; Sul campo di battaglia, ancora con l'arma scalfita in pugno e cupo in volto, Desolato.
Perché è questo che sei, non sei arrabbiato no, non ne vale nemmeno la pena, non passi nemmeno nello stadio del furore, passi direttamente a sentirti amareggiato, perso;
Per te non c'è il sole, per te non c'è più lo sfondo e la folla di un campo di battaglia, c'è solo pioggia, pioggia acida che scende, lenta, man mano che metti a fuoco un punto fisso in basso, sempre più lenta, e senti le gocce cadere, come se vedessi un contenitore di vetro riempirsi a poco a poco, con piccole particelle d'acqua che si infrangono contro la superficie e scendono giù per raggiungere il fondo.
Il tempo degli eroei è passato da un pezzo, adesso non si può far altro che sopravvivere
A me la pioggia è sempre piaciuta, non capisco come possa suscitare in qualcuno un sentimento come la malinconia >>
RispondiEliminaAnche a me piace, ma riesce a trasferirmi diverse sensazioni dall'eccitazione alla purificazione alla malinconia;
RispondiEliminaIl tempo degli eroi non finirà mai, ci sarà sempre qualcuno che ci salva.
RispondiElimina:*
Beh se la si pensa come Hegel la storia senza di loro non potrebbe andare avanti, quindi sì, non mancheranno mai (anche se gli eroi stessi non fanno una bella fine).
RispondiEliminaComunque per il vestiario ho già passato quello "scalino", nel cosplay invece (essendo poco pratica) mi lascio ancora influenzare dai giudizi altrui >_____>
Ben detto, devo improvvisare. Anche in quello sono abbastanza una pippa ><
RispondiEliminal'ansia da quando vado in Università è diventato pane quotidiano,porca merda.
Abito vicino a Milano,di locali dove suonano bene ce ne sono,avvoja. Quando vuoi! :)