Il mondo è cambiato, lo so lo so il mondo ha la brutta
tendenza di non cambiare mai, per lo meno è cosi nei detti:"Ma da che
mondo è mondo...." e invece il mondo è volubile, volubilissimo! almeno per
me.
Forse tutto è cambiato affinché rimanesse uguale; Ecco forse è questo che ci fa apparire tutto familiare, quell'oncia di famigliarità che troviamo in tutte le cose sconosciute: anche nelle persone.
Per me tutta via è cambiato, non mi ci trovo più a questo mondo, non riesco a dire dove sia il cielo e la terra e dov'e l'orizzonte, ferito, sia andato a morire.
Ogni tanto, si, magari mi pare di intravederlo per tutti i punti cardinali, a volte me ne porta la brezza la voce, a volte si scherma dietro la nebbia.
Mi sento vecchio, obsoleto e scaduto, pieno di insegnamenti che sembrano lontani dagli standard moderni, quell'odore tanto caro di polvere e pagine ingiallite, tutti i romanzi inghiottii, tutti i valori trasmessi non trovano nessuno spazio nella realtà.
Ti ritrovi cosi coi sogni di Casanova, la gloria di Cesare, Napoleone - Alessandro e i grandi imperatori - la saggezza di Cicerone: è tutto sbiadito e quasi cancellato ogni giorno che passa, ora dopo ora dopo ora.
E io son qua come un Grullo, uno di quei cartoni di latte che quando arrivi a casa ti accorgi che è scaduto nonostante fosse in mezzo a i cartoni nuovi.
E se non fosse che la vita è un soffio continuo di polvere, io lotterei per tenere vive quelle particelle, ma scivolano via, finché vivrò scivoleranno sempre via mentre io dovrò guardarli scivolare via con la corrente dentro di me e dissolversi nel mondo fuori.
Forse tutto è cambiato affinché rimanesse uguale; Ecco forse è questo che ci fa apparire tutto familiare, quell'oncia di famigliarità che troviamo in tutte le cose sconosciute: anche nelle persone.
Per me tutta via è cambiato, non mi ci trovo più a questo mondo, non riesco a dire dove sia il cielo e la terra e dov'e l'orizzonte, ferito, sia andato a morire.
Ogni tanto, si, magari mi pare di intravederlo per tutti i punti cardinali, a volte me ne porta la brezza la voce, a volte si scherma dietro la nebbia.
Mi sento vecchio, obsoleto e scaduto, pieno di insegnamenti che sembrano lontani dagli standard moderni, quell'odore tanto caro di polvere e pagine ingiallite, tutti i romanzi inghiottii, tutti i valori trasmessi non trovano nessuno spazio nella realtà.
Ti ritrovi cosi coi sogni di Casanova, la gloria di Cesare, Napoleone - Alessandro e i grandi imperatori - la saggezza di Cicerone: è tutto sbiadito e quasi cancellato ogni giorno che passa, ora dopo ora dopo ora.
E io son qua come un Grullo, uno di quei cartoni di latte che quando arrivi a casa ti accorgi che è scaduto nonostante fosse in mezzo a i cartoni nuovi.
E se non fosse che la vita è un soffio continuo di polvere, io lotterei per tenere vive quelle particelle, ma scivolano via, finché vivrò scivoleranno sempre via mentre io dovrò guardarli scivolare via con la corrente dentro di me e dissolversi nel mondo fuori.